barbetta-b

matzanni

vallermosa

[territorio] [archeologia] [carta archeologica] [i pozzi sacri] [tempio punico] [terme] [castello] [pau] [storia] [foto] [arte]
barbetta-b

ulto dei feticci

 

Come risulta da un messaggio inviato da Gregorio Magno ad Ospitone, capo di  parte  dgli abitanti della barbagia ancora inviolata, ancora in quel tempo i sardi adoravano “ pietre e legni “.

Questo fatto testimonia che le antiche tradizioni risalenti a tempi assai remoti perduravano ancora.

Gli antichi adoravano simboli divini  in pietra e in legno.

Si son trovate parecchie di queste raffigurazioni di divinità primitive.

Presso i santuari , alcuni nuraghi e  villaggi nuragici ,e specialmente vicino alle tombe dei giganti sorgono ancora oggi dei betili  in forma di tronco di cono , a volte lisce, a volte con degli incavi o delle sporgenze  ad indicare caratteri sessuali .spesso sono in coppia o in numero vario con attributi femminili  e maschili rappresentanti la dea-madre e il dio toro.

Oltre ai betili veri e propri forse  venivano venerate delle pietre naturali,rotonde,a significare  la dea luna.

Accanto ai pozzi sacri sono stati trovati numerosi betili. A Matzanni il Lovisato  trovò una stele lavorata  ,forse un altarino ,e sembra che se ne sia trovato anche un altro nel pozzo C (andato disperso pure  quello )

Nelle tradizioni popolari, durante alcune festività  cristiane derivate da culti antichissimi si usava ancora fino a pochissimo tempo fa utilizzare un tronco che  veniva infine bruciato a colte dopo essere stato percosso. Chiara derivazione dei riti totemistici antichi.

Divinità nuragiche

 

La luna-chiamata Diana-Jana-In dualità col sole-toro.

Il simbolo del toro con le corna si trova in molti monumenti  protosardi.

Le tombe a forma di protome bovina.

Forse anche le stele delle tombe dei giganti ricordano la  stessa protome.

All’ interno delle tombe si trovano corna stilizzate .

Il culto del sole-toro quindi in coppia con quello della luna-vacca.

Il sole viene anche identificato col Baal fenicio-cartaginese, con Serapide egiziano-greco.

Anche apollo in seguito viene assimilato al sole.

Alcuni hanno visto nelle principali divinità sarde antiche  una triade formata dal sole,dalla luna e dalla terra.

Il “Sardus Pater”cui è dedicato il tempio di Antas sarebbe un personaggio che la letteratura fa derivare da Sardos,eroe libico che avrebbe invaso con i suoi la Sardegna .Il Petazzoni intravede un eroe –dio isolano antichissimo venerato  dai protosardi e confuso con i vari eroi di epoca classica come Jolao.Il Lilliu rifiuta questa interpretazione e giudica  il Sardus pater una divinità straniera introdotta dai cartaginesi  (Baal )con nome sardo  per ingannare le genti di Sardegna sottomesse.

Piuttosto il culto degli eroi-antenati divinizzati sembra ormai unanimemente riconosciuto .

Tale culto di tipo animistico è alla base della pratica rituale della incubazione.

Non sembra che i bronzetti rappresentino riproduzione di una qualche divinità, probabilmente sono degli ex voto che testimoniavano il ringraziamento e la fede dei protosardi per un culto a base animista  le cui cerimonie e la complessità dell’ insieme ancora sfuggono.

La religione protosarda

Ci sono vari aspetti della religione degli antichi abitanti della Sardegna,non del tutto chiariti e forse non lo saranno mai.

Uno di essi è quello del culto degli antenati –eroi che si trasforma in un culto divino.

Sappiamo  di questa  “devozione” specialmente dal rito della incubazione.

Questa pratica consisteva nel dormire presso la tomba di un eroe-dio in un luogo sacro.

Non sembra che il luogo fosse sempre lo stesso: probabilmente le tombe dei giganti –sepolcri collettivi – sono state uno di essi. Inoltre presso i pozzi sacri che erano di per sé già una sede di culto e di pratiche terapeutiche insieme.

Alcuni individuano anche con precisione il luogo deputato a tale pratica: per esempio nel santuario nuragico di Serri , all’ interno del “recinto delle feste”, per alcuni “ recinto sacro” ci sono delle sezioni che sarebbero state usate per praticare l’ incubazione.

Presso Matzanni ci sono dei residui di costruzioni  che erano parte del complesso  sacro :alcune di esse con una certa probabilità  saranno state usate per  il rito della incubazione.

Anche la letteratura antica ha qualche citazione del culto dei morti  o degli eroi presso i Sardi,si racconta del mitico Jolao venerato come eroe morto e divinizzato.

[home] [territorio] [archeologia] [carta archeologica] [i pozzi sacri] [tempio punico] [terme] [castello] [pau] [storia] [foto] [arte]